Imputabilità e neuroscienze – Sylva D’Amato

Il presente contributo riguarda la relazione tra imputabilità e neuroscienze e il dibattito suscitato in dottrina dall’apporto che le nuove acquisizioni scientifiche possono offrire per la riduzione dei margini di incertezza in sede di accertamento della non imputabilità penale e della pericolosità sociale per infermità di mente. L’obiettivo che ci si propone è di inquadrare la problematica all’interno di un’analisi di contesto che tenga in debito conto l’obsolescenza della disciplina codicistica e le incertezze applicative che ne derivano, ovvero la questione della ormai nota ‘crisi’ dei tradizionali fondamenti della categoria giuridica dell’imputabilità e lanecessità di ripensare l’istituto quale presupposto della responsabilità penale, in una prospettiva integrata tra dogmatica penale e scienze empirico-sociali.

This paper deals with the relationship between imputability and neuroscience and the debate aroused in the doctrine by the contribution that the new scientific acquisitions could offer,  in order to reduce contrasts and difficulties in ascertaining criminal non-imputability and social dangerousness due to insanity. The aim of the paper is to frame this subject within a context analysis that should take into due account the obsolescence of the codified discipline and the applicative uncertainties that derive from it, that is, the issue of the well-known ‘crisis’ of the traditional foundations of the legal category of imputability and the need to rethink the institute of criminal imputability as a prerequisite of criminal responsibility, in an integrated perspective between criminal dogmatics and empirical-social sciences.

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