I delitti di turbativa, tra immobilismo legislativo e supplenza giurisprudenziale – Emmanuele Penco

Il presente lavoro intende porre in evidenza gli elementi delle fattispecie di turbativa che hanno costituito le principali matrici di overbreadth delle norme incriminatrici (su tutti, l’obsoleto richiamo ai “pubblici incanti” e alle “licitazioni private” di cui all’art. 353 c.p.), per poi interrogarsi sulle possibili iniziative volte a contenere tale fenomeno di incontrollata espansione. In questa prospettiva, prendendo le mosse dal più recente orientamento tassativizzante emerso nella giurisprudenza di legittimità, vengono indagati, da un lato, i contributi offerti da un’ermeneutica orientata ai canoni dell’offensività e della proporzionalità e, dall’altro, le possibili caratteristiche di un intervento di riforma del legislatore, secondo il modello della normazione casistica ovvero della normazione sintetica.


The paper intends to highlight the elements that have constituted the main matrices of overbreadth of crimes related to public procurement (above all, the obsolete reference to “incanti pubblici” and “licitazioni private” in art. 353 c.p.), and then to question possible initiatives aimed at containing this uncontrolled expansion. In this perspective, taking as a starting point the most recent taxativizing orientation that has emerged in jurisprudence, the contributions offered by a hermeneutics oriented to the canons of offensiveness and proportionality are investigated, on the one hand, and, on the other, the possible features of a reform intervention by the legislature, according to the model of casuistic or synthetic legislation.

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