Evoluzione della normativa europea sulla sicurezza alimentare e assenza di una disciplina armonizzata delle frodi alimentari: una proposta de jure condendo – Antonella Madeo

Il saggio ripercorre le tappe che hanno condotto il legislatore comunitario a una politica di armonizzazione del settore agro-alimentare basata sulla strategia integrale c.d. from farm to folk, diretta in via primaria alla tutela della salute umana attraverso la garanzia della sicurezza alimentare, intesa in senso sempre più esteso nel corso del tempo. La normativa euro-unitaria, peraltro, si è sviluppata completamente sul piano preventivo mediante l’imposizione di obblighi, divieti e standard di vario tipo, demandando del tutto agli Stati membri la disciplina repressiva, salva l’imposizione a questi, con la classica clausola triadica, di prevedere sanzioni proporzionate, effettive e dissuasive per le violazioni delle disposizioni UE. La disomogeneità di disciplina tra i Paesi UE in ordine alla repressione degli illeciti alimentari, in particolare alle frodi – sia per quanto attiene alla selezione dei fatti punibili e alla scelta del tipo di illecito (penale o amministrativo), sia per quanto concerne la tecnica di formulazione – rende opportuno e auspicabile, per una più efficace tutela della sicurezza alimentare, l’armonizzazione anche dell’aspetto punitivo. In una prospettiva de iure condendo, l’autrice suggerisce tre categorie di frodi alimentari, delineandone i tratti salienti.

Paper retraces steps that led EU legislator to a policy of harmonization of the agri-food sector based on the integral strategy known as the “from farm to folk” strategy, primarily aimed at the protection of human health through the guarantee of food safety, understood in a increasingly broader sense over time. EU legislation, moreover, has developed entirely on the preventive level, through the imposition of obligations, prohibitions and standards of various kinds, devolving the repressive one to , Member States except for the provision of the classic formula that requires these ones to provide for proportionate, effective and dissuasive sanctions for violations of the rules of EU regulations. The lack of homogeneity between Member States’ systems with regard to food crimes, especially frauds – both with regard to the selection of punishable acts and the nature (criminal or administrative) of the offences, and with regard to the formulation technique – makes appropriate, for a more effective protection of food safety, to also harmonize the regulation of criminal food law and, in a de iure condendo perspective, the author suggests three categories of food fraud, outlining their structural features.

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