Profili sistematici delle tecnologie di riconoscimento facciale automatizzato, anche alla luce dei futuribili sviluppi normativi sul fronte eurounitario – Gianluca Borgia

Senza dubbio notevoli sono le potenzialità dischiuse dalle tecnologie di riconoscimento facciale automatizzato, tanto in prospettiva di prevenzione quanto di repressione dei reati. Tuttavia, come emerge anche dalle esperienze in corso in altri ordinamenti, l’impiego di questi strumenti non è a costo zero per i diritti e le libertà fondamentali. Dallo specifico angolo prospettico del diritto processuale penale, le principali criticità riguardano i profili dell’affidabilità, della trasparenza, nonché il rispetto dei principi di legalità e proporzionalità. Da qui, la necessità di un intervento normativo del tenore di quello prospettato dalla Commissione europea, sì da addivenire a un’adeguata valorizzazione del diritto alla privacy, anche in pubblico.

The Automated Facial Recognition Technologies offer a great potential in perspective of both preventing and prosecuting crimes. Nevertheless, the implementation of such instruments has a huge impact on the Fundamental Rights and Liberties, as shown also by the ongoing experience of other legal systems. In particular, from the criminal procedure law point of view, the main issues concern the accountability and transparency of the AFRTs, as well as the respect of legality and proportionality principles. Hence, as proposed by the EU Commission, it appears necessary to adopt a specific regulation in order to enhance respect for right to privacy, also in its public dimension.

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