Note in tema di prevenzione del rischio-corruzione nel contesto societario – Carlo Piergallini

Il lavoro, premesse alcune considerazioni sulla tipologia e il contenuto delle cautele nel modello di organizzazione ex d. lgs. 231/2001, avanza alcune proposte di formulazione di presidi cautelari orientati a ridurre ragionevolmente il rischio-reato di corruzione nell’ambito di alcune “aree strumentali” notoriamente esposte a detto rischio, quali la gestione delle consulenze, delle sponsorizzazioni, delle liberalità e delle assunzioni, specie quando i destinatari sono Soggetti Pubblici o i loro Familiari o comunque soggetti legati ai primi da rapporti di assidua frequentazione. Nella parte conclusiva, si auspica che, in futuro, la valutazione del giudice sulla idoneità e l’effettività preventiva delle cautele possa essere parametrata alla stregua delle best practices, così da ridurre l’attuale stato di elevata incertezza che la contraddistingue.

This works deals with the prevention of corporate corruption under the Italian Criminal Law. At first, the author formulates some remarks on the ‘231’ organizational model, briefly focusing on its protocols’ type and content. Thus, he provides a few suggestions on how to shape bribery prevention-oriented procedures within business areas ‘instrumentally’ exposed to this risk, such as those of consultancies, sponsorships, gratuities and hirings, specially when involving public officers, their relatives or close acquaintances. Finally, he claims judges should evaluate the protocols’ preventing effectiveness referring to the best practices, in order to mitigate the legal uncertainty this type of judicial scrutiny is currently affected by.

Scarica l’articolo in formato .pdf