Brevi note sul linguaggio nel diritto penale tra suggestioni letterarie e soluzioni di teoria generale – Gianluca Tracuzzi

Quando si discute sui cosiddetti “mezzi” dell’interpretazione giuridica occorre – in osservanza di quanto previsto dall’articolo 12 delle preleggi – prendere le mosse dal canone letterale, che si è soliti iniziare a specificare attraverso la distinzione tra il momento lessicale e quello grammaticale, fino ad arrivare alle più diverse teorie sull’argomento. Il presente contributo ambisce proporre un parallelismo tra le principali soluzioni proposte in dottrina e alcune suggestioni letterarie che, come spesso accade, sembrano poter favorire la riflessione scientifica. Con un particolare riguardo, in fase di esemplificazione, al delicato campo del diritto penale, dove vaghezze e ambiguità linguistiche rischiano di mettere in pericolo la stessa libertà dei consociati.

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