«Ragionevole previsione di condanna» ed esercizio dell’azione penale – Gianluca Varraso
Il d.lgs. n. 150/2022 (con le successive correzioni), nel perseguire l’obiettivo di garantire la ragionevole durata del processo penale e la sua efficienza, interviene anche sulla disciplina delle determinazioni conclusive delle indagini preliminari, in particolare enunciando un criterio di giudizio più selettivo per il passaggio alla fase processuale. Affrontare il tema delle implicazioni sistematiche della nuova regola della “ragionevole previsione di condanna” significa prendere atto della necessità di rivalutare alcuni approdi interpretativi fino ad oggi consolidati. S’impone, infatti, una lettura d’insieme degli istituti sostanziali e processuali che intersecano o fondano le decisioni finali della fase investigativa e incidono sulla struttura stessa dell’intero procedimento, come ben presente nel pensiero del Prof. Enrico Marzaduri.
Improving the efficiency of the criminal justice system is the primary goal of the so called “Cartabia reform” (Leg.Decree 10.10.2022 n. 150), that amendend, inter alia, the provisions regulating the choices of the public prosecutor between the prosecution and the dismissal of the case. This paper explains, in the light of the works of Enrico Marzaduri, that if it is true that such noveltiesmove on from the consolidated Italian case law in this area of law,new judgement rules alone may notenhance the average efficiency of criminal trials. Therefore, the amendments should be set in context and read in conjunction with the structure of the criminal trial itself.
Azione penale, regola di giudizio, riforma ‘Cartabia’
Criminal prosecution, judgement rule, ‘Cartabia’ reform.

