La ragionevole durata del processo tra distopia e utopia – Fabrizio Siracusano
Pur riconoscendone la natura oggettiva, Enrico Marzaduri segnalava da subito i rischi connessi ad una inadeguata metabolizzazione di tale dimensione del “giusto processo” e di un distopico impiego dei principi evocati nell’art. 111 Cost. Il canone della “durata ragionevolezza” è, così, rapidamente degradato a sinonimo di celerità processuale e a fondamento costituzionale di un’efficienza che, elevata a parola chiave di ogni riforma processuale, è capace di giustificare «ragionevoli eccezioni» ai principi fondanti il modello attuale. La ricerca del “giusto processo”, benché questo abbia gradualmente assunto i connotati dell’utopia, deve comunque proseguire.
While acknowledging its objective nature, Enrico Marzaduri promptly highlighted the risks associated with an inadequate assimilation of this dimension of the “fair trial” and a dystopian application of the principles invoked in art. 111 of the Italian Constitution. The standard of “reasonable duration” has thus rapidly degraded to a synonym for procedural speed and a constitutional basis for an efficiency that, elevated to a key term of every procedural reform, is capable of justifying “reasonable exceptions” to the foundational principles of the current model. The pursuit of “fair trial”, although it has gradually taken on the characteristics of an utopia, must nevertheless continue.
Giusto processo; Durata ragionevole; Efficienza
Fair Trial; Reasonable Duration; Efficiency

