L’improcedibilità dell’azione penale: la ratio, la normativa vigente e il suo (probabile) de profundis – Antonino Pulvirenti
L’Autore, ricostruita la genesi dell’improcedibilità dell’azione penale per superamento dei termini di durata massima dei giudizi di impugnazione (art. 344-bis Cpp) e delineatone l’ambito di operatività, analizza le principali questioni esegetiche che, a far data dall’entrata in vigore della cd. riforma Cartabia, sono sorte in relazione all’istituto. Inserendosi nel mai sopito dibattito dottrinale sulla copertura costituzionale del nuovo istituto, l’Autore, pur evidenziando alcuni punti critici della disciplina (in particolare quelli attinenti al potere di proroga del giudice), aderisce alla tesi di chi ritiene che la ragionevole durata del processo (al cui principio l’improcedibilità dell’azione penale è da ricondurre) costituisca un «fine in sé» e non soltanto una garanzia processuale “al servizio” di altri principi costituzionali. Il contributo, infine, fornisce una prima lettura del progetto “Nordio-Delmastro”, il quale ben potrebbe, già nell’imminente futuro, sancire il de profundis di un meccanismo che, a dispetto dell’esiguità del periodo di sua concreta operatività, ha fin qui dato prova di effettività funzionale.
The Author, reconstructed the genesis of the impossibility of criminal proceedings for exceeding the maximum duration of appeal proceedings (art. 344-bis CPP) and outlined the area of applicability, analyzes the main exegetical issues which, to date from the entry into force of the so-called Cartabia reform, were born in relation to the institute. Inserting himself into the never-dormant doctrinal debate on the constitutional coverage of the new institution, the Author, while highlighting some critical points of the discipline (in particular those relating to the judge’s power of extension), adheres to the thesis of those who believe that the reasonable duration of the trial (to whose principle the impossibility of criminal proceedings is to be traced) constitutes a “purpose in itself” and not just a procedural guarantee “at the service” of other constitutional principles. The contribution, finally, provides a first reading of the “Nordio-Delmastro” project, which could well, already in the near future, enshrine the de profundis of a mechanism which, despite the limited period of its concrete operation, has demonstrated functional effectiveness.