La violenza come infortunio: specificare la colpa e ragionare per principi – Federico Donelli

Il lavoro si concentra sulla mancanza, nel TUSL, di una disciplina relativa alla cd. security sul luogo di lavoro; più in generale, si muove da tale mancanza per trattare della componente normativo-oggettiva del tipo colposo. L’idea di fondo è quella di suggerire un collegamento fra le ormai note problematiche concernenti la colpa penale (la frammentazione, la fungibilità delle sue forme) e un difetto di analisi degli strumenti interpretativi utilizzati in sede di gestione giudiziale delle regole cautelari. Ci si concentra, poi, sul ruolo dell’art. 2087 Cc e si sostiene la necessità di una sua esclusione dall’argomentazione della sentenza penale in questa materia. Fra le tecniche argomentative utilizzate in giurisprudenza per creare o ampliare lo spettro applicativo delle regole cautelari, particolare attenzione viene posta sulla tecnica argomentativa “per principi”, nel tentativo di rivelarne l’efficacia in termini di costruzione e decostruzione del tipo colposo in questo settore normativo. Nelle conclusioni – accanto a un suggerimento relativo a possibili indirizzi di riforma sul tema specifico della security – si indica un possibile antidoto all’argomentazione per principi.

The paper focuses on the absence, within the Consolidated Text on Work Safety, of a specific regulation for security issues and, more broadly, on the normative and objective component of criminal negligence. It develops starting from the acknowledgment of the notorious criticalities in terms of foreseeability of the conviction in criminal negligence cases and aims at linking these with a lack of analysis of the interpretative tools used in dealing with specific provisions regarding precautionary rules. Furthermore, the role of art. 2087 Cc in criminal negligence judgements is analyzed and a case is made for its exclusion from legal reasoning in matters of criminal law. Among the argumentative techniques used in case law to create precautionary rules or to broaden the scope of existing ones, special focus is laid on “principles-oriented” argumentation, trying to expose its efficacy in constructing and deconstructing the criminal provision in this sector. In the conclusions – together with the suggestion of reform guidelines on the specific topic of security on work places – a possible antidote to principle-oriented reasoning is proposed.

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