Immunità dell’individuo-organo di fonte internazionale nel diritto penale – Chantal Meloni
Il presente contributo prende le mosse dalla ricostruzione della disciplina delle immunità nel diritto penale italiano, dando atto delle complessità relative alla determinazione della loro natura ed effetti giuridici. Dopo aver distinto le due categorie di immunità richiamate dall’art. 3 Cp, di diritto pubblico interno e di diritto internazionale, il contributo si concentra in particolare su una delle questioni attualmente più dibattute nella prospettiva penalistica, ossia l’interpretazione delle immunità di diritto internazionale – e dei loro limiti – a fronte della commissione di gravi reati integranti crimini internazionali. A differenza dei tribunali internazionali, ove, da Norimberga in avanti, le immunità di diritto internazionale non hanno più rilevanza, come confermato dallo Statuto della Cpi, la ricostruzione delle regole valide di fronte ai tribunali interni richiede distinzioni analitiche; ciò alla luce delle diverse fonti (scritte e non) e della continua evoluzione della materia, davanti alle autorità giudiziarie nazionali e in sedi internazionali. A tal fine l’analisi va condotta separatamente, distinguendo le immunità funzionali, da un lato, da quelle personali, dall’altro. Sono proprio queste ultime a rappresentare ancora un ostacolo alla punizione dei responsabili di crimini internazionali, sebbene si tratti di una immunità limitata, che esplica i suoi effetti solo sul piano processuale e in modo temporaneo (fintanto che la persona è in carica). Il riconoscimento delle immunità personali di capi di Stato o di Governo esteri davanti alle autorità giudiziarie nazionali pone problemi concreti nella cooperazione degli Stati con la Cpi. Al riguardo si osserva che le regole sulle immunità devono tenere conto del fatto che la punizione dei crimini internazionali riflette un interesse comune a combattere le più gravi violazioni dei diritti umani, come ben riaffermato dai giudici della Cpi in recenti pronunce.
This contribution starts with the reconstruction of the discipline of immunities in Italian criminal law, noting the complexities involved in determining their nature and legal effects. After distinguishing the two categories of immunities invoked by Article 3 Cp, of domestic public law and of international law, the contribution focuses in particular on one of the issues currently most debated in the criminal law perspective, namely the interpretation of immunities under international law – and their limits – in the face of the commission of serious crimes integrating international crimes. Unlike international tribunals, where, from Nuremberg onward, immunities under international law are no longer relevant, as confirmed by the Statute of the ICC, the reconstruction of the rules valid before domestic courts requires analytical distinctions; this is in light of the different sources (written and unwritten) and the continuous evolution of the subject, before national judicial authorities and in international fora. For this purpose, the analysis must be conducted separately, distinguishing functional immunities, on the one hand, from personal immunities, on the other. It is precisely the latter that still represent an obstacle to the punishment of those responsible for international crimes, although it is a limited immunity, which exerts its effects only at the procedural level and on a temporary basis (as long as the person is in office). The recognition of personal immunities of foreign heads of state or government before domestic judicial authorities poses concrete problems in the cooperation of states with the ICC. In this regard, it is noted that the rules on immunities must take into account the fact that the punishment of international crimes reflects a common interest in combating the most serious violations of human rights, as well reaffirmed by the judges of the ICC in recent pronouncements.
immunità di diritto penale; immunità di funzionari statali; crimini internazionali
criminal law immunities; official capacity immunity; international crimes