Il “soccorso di necessità” delle Regioni in materia di morte medicalmente assistita. I confini “penalistici” di un intervento costituzionalmente ammissibile – Anna Costantini

La recente approvazione da parte della Regione Toscana della prima legge in Italia sul suicidio medicalmente assistito porta in primo piano la questione – già in precedenza sollevata dalla presentazione in numerosi consigli delle proposte di legge “Liberi Subito” – dell’ammissibilità di una “supplenza” del legislatore regionale di fronte all’inerzia del Parlamento, che continua a non dare attuazione alle sentenze n. 242/2019 e 135/2024 della Corte costituzionale. Il saggio offre un contributo al dibattito sul tema, sinora prevalentemente declinato in prospettiva costituzionalistica, soffermando l’attenzione sui profili coinvolti che interessano il punto di vista del diritto penale.

The recent approval by the Tuscany Region of the first law in Italy on medically assisted suicide raises the issue of whether regional legislators can “step in” to compensate for the inertia of the Parliament, which continues to fail in implementing Constitutional Court rulings no. 242/2019 and 135/2024. This essay aims to contribute to the debate, which has so far been framed primarily from a constitutional law perspective, by focusing on the issues that are relevant from a criminal law standpoint.

suicidio medicalmente assistito – legge regionale – riserva di legge statale in materia penale

medically assisted suicide – Regional law – State law reserve in criminal matter

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