Il sequestro preventivo come strumento di politica economica: note a margine del caso Ilva – Valerio Aiuti

L’Autore analizza il conflitto d’interessi sviluppatosi a partire dalla vicenda penale che ha interessato l’acciaieria ILVA di Taranto dopo il 2012 per fornire una ricostruzione critica delle prerogative e dei limiti del sequestro preventivo “con facoltà d’uso”, attraverso il quale, in sede giudiziaria e legislativa, l’ordinamento ha tentato di ricomporre la frattura tra diritto al lavoro e diritto ad un ambiente salubre dei cittadini di Taranto. Rilevate le insufficienze del c.d. “approccio giudiziario” al problema, vengono quindi criticate le opacità con cui sono stati parimenti gestiti l’approccio legislativo e quello amministrativo.

The Author analyzes the conflict of interest developed from the ILVA steel mill of Taranto’s criminal case after 2012 in order to provide a critical reconstruction of prerogatives and limits of the preventive seizure “with right to use”, through which, in the judicial and legislative context, the legal system has attempted to recompose the fracture between the Taranto citizens’ right to work and right to a healthy environment. Having identified the inadequacies of the s.c. “judicial approach” to the problem, the opacities with which the legislative and administrative approaches were equally handled are then criticized.

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