Il “sentimento per gli animali”: critica di un bene giuridico (troppo) umano e (comunque) inutile – Carlo Ruga Riva
L’Autore sottopone a critica la tesi – prevalente in dottrina e in giurisprudenza – che vede il bene giuridico tutelato dai reati contro gli animali nel sentimento umano, o, secondo altra ricostruzione, nel rapporto interspecifico uomo-animale. Secondo l’Autore le varie fattispecie tutelano, a seconda dei casi, l’integrità fisica, la salute e il benessere degli animali. L’Autore critica poi la tesi che esclude taluni animali (ripugnanti per l’uomo) dai soggetti passivi dei delitti in commento; per evitare esiti irragionevoli (ad es. l’incriminazione dell’uccisione di zanzare) è sufficiente valorizzare la clausola “senza necessità”, senza selezionare tra tipologie di animali e senza chiamare in causa supposti sentimenti umani.
The author criticizes the thesis – prevailing in doctrine and jurisprudence – which sees the interests protected by crimes against animals in human feelings, or, according to another reconstruction, in the interspecific man-animal relationship. According to the author, the various crimes protect, depending on the case, life, health or welfare of animals. The Author then criticizes the thesis that excludes certain animals (repugnant to humans) from the passive subjects of the commented crimes; to avoid unreasonable outcomes (e.g. the criminalization of killing of mosquitoes) it is sufficient to enhance the defence of necessity, without selecting between types of animals and without calling into question supposed human feelings.
