Il caso Al-Masri ovvero come distruggere la, già ridotta, credibilità di un paese – Cuno Tarfusser

In questo articolo, Cuno Tarfusser, dal 2009 al 2019 giudice della Corte penale internazionale, ricostruisce le fasi che, dapprima, hanno portato all’arresto da parte della polizia italiana di Al-Masri, cittadino libico e ufficiale dell’esercito destinatario di un mandato di arresto emesso dalla Corte e, solo poche ore dopo, hanno portato alla sua rocambolesca e frettolosa liberazione, come risultato di una sospetta cooperazione tra autorità giudiziarie e politiche favorita dall’errata interpretazione della legge italiana che adegua il suo ordinamento giuridico alle disposizioni dello Statuto di Roma. A parere dell’autore, la conseguenza immediata di tale incredibile comportamento da parte delle autorità giudiziarie e politiche italiane è un’enorme perdita, se non il definitivo collasso, della credibilità internazionale dello stesso Paese, l’Italia, che ha dato vita alla Corte ed è considerato la culla del diritto.

In this Article, Cuno Tarfusser, from 2009 to 2019 Judge of the International Criminal Court, reconstructs the phases that, first, led to the arrest by the Italian Police of Mr Al Masri, a Libyan citizen and military officer wanted by an arrest warrant issued by the Court and, only a few hours later, led to his daring and hasty release as a result of a suspicious cooperation between judicial and political authorities favoured by the misinterpretation of the Italian law adapting its legal system to the provisions of the Rome Statute. In the author’s opinion, the immediate consequence of such incredible, unbelievable behavior on the part of the Italian judicial and political authorities, is an enormous loss, even a collapse, of the international credibility of the very country, Italy, that gave birth to the Court and is considered as the cradle of law.

Caso Al Masri, Corte Penale Internazionale, liberazione

Al Masri, International Criminal Court, release

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