Brevi riflessioni in tema di analogia a margine della recente casistica giurisprudenziale – Claudia Cantisani

Il contributo muove da un’analisi della recente casistica giurisprudenziale in punto di analogia e del ricorrente impiego della distinzione tra analogia e interpretazione estensiva come strumento argomentativo di legittimazione delle decisioni giudiziali. L’individuazione di questa ricorsività argomentativa permette di avviare alcune riflessioni – qui solo allo stato embrionale – sul carattere razionale del procedimento analogico, spesso invocato, tuttavia, a scopo difensivo. Si rifletterà inoltre sulla rilevanza della precisione e della specificità del dato linguistico come necessarie premesse dell’analogia e quali indicatori della sua effettiva praticabilità. Ciò permetterà di dedicare qualche battuta conclusiva alle tecniche di buongoverno dell’interpretazione estensiva e teleologica, in seno alla quale potrebbero risiedere i più insidiosi rischi per la tenuta della legalità penale.

The work analyses the recent case law on analogy and the recurring use of the distinction between analogy and extensive interpretation as an argumentative tool to justify judicial decisions. This analysis allows to start some reflections on the rational component of the analogical reasoning, that is however often invoked for defensive purposes. We will also reflect on the relevance of precision and specificity of language as necessary premises of analogy and as indicators of its actual practicability. This will allow us to devote some conclusive remarks on the techniques of good governance of the extensive and teleological interpretation, since it can entail the most insidious risks for the legality principle in criminal law.

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