Sulle condotte di supporto al terrorismo: riflessioni sulla vis attractiva dell’art. 270-bis cp – Gaetana Morgante e Roberta De Paolis

La Direttiva UE 2017/541 ha determinato una sorta di rivoluzione copernicana nella definizione del sistema di contrasto al terrorismo internazionale. Di conseguenza la legislazione e la giurisprudenza italiana, non diversamente da quanto avvenuto in altri ordinamenti nazionali, si è orientata nella direzione di un’ampia applicazione del reato di partecipazione anche in presenza di contributi poco apprezzabili dal punto di vista materiale. Attraverso il riferimento all’esperienza italiana, questo articolo si propone di ipotizzare come l’uso – o meglio il ricorso storico – del modello classico di causalità possa essere una soluzione utile per un modello alternativo di interpretazione della fattispecie di cui all’art. 270 bis Cp e per restituire spazio autonomo all’applicazione dei reati minori di terrorismo in un equilibrio sostenibile tra esigenze di sicurezza collettiva e tutela dei principi fondamentali.

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