Punire per ottenere ‘sicurezza’: corsi e ricorsi di un’illusione repressiva e prospettive alternative – Antonio Cavaliere

Il securitarismo continua ad incidere sulla legislazione penale e parapenale. Solo in parte il decreto sicurezza del 2020 si pone, al riguardo, su una linea di discontinuità. Ciò rende necessaria una riflessione su origini, funzioni e riflessi negativi dell’ideologia della sicurezza nel diritto punitivo. Su tali basi è possibile promuovere strategie alternative di tutela dei diritti fondamentali delle persone, fondate su un garantismo positivo, costituzionalmente orientato.

Securitarianism continues to affect criminal and punitive law. The Italian security Act 2020 does not represent a real change in this field. Thus, it is necessary to analyse origins, functions and negative consequences of the ideology of security in punitive laws. On this basis it is possible to promote alternative strategies for the protection of the fundamental human rights, according to the constitutional principles and guarantees.

Scarica l’articolo in formato .pdf