L’IMPLEMENTAZIONE DEL D.LGS. 161/2010 SUL RECIPROCO RICONOSCIMENTO DELLE SENTENZE DI CONDANNA A PENA DETENTIVA: UN CASO DI DOPPIO FALLIMENTO – VaLeria Ferraris

Questo articolo si propone di contribuire alla limitata letteratura relativa all’implementazione della “Decisione-quadro 2008/909/GAI del Consiglio del 27 novembre 2008 relativa all’applicazione del principio del reciproco riconoscimento alle sentenze penali che irrogano pene detentive o misure privative della libertà personale, ai fini della loro esecuzione nell’Unione europea” sul trasferimento dei detenuti comunitari. Il saggio si concentra sul funzionamento complessivo di questo meccanismo di cooperazione penale in Italia e sul ruolo dei diversi attori coinvolti nei casi di trasferimento di un condannato dall’Italia all’estero. Con un approccio socio-giuridico vengono offerti alcuni spunti di riflessione a partire dal funzionamento del meccanismo di cooperazione, sulla difficoltà non solo di europeizzare l’esecuzione penale ma più in generale della giustizia italiana di garantire una legittima pretesa da parte dei detenuti comunitari a causa di ragioni tecniche, della difficoltà dell’amministrazione di adottare soluzioni organizzative efficaci e di un agire che tende a ripetere schemi consolidati e routinari sacrificando i diritti dei detenuti senza tuttavia ottenere significativi risultati nella auspicata riduzione del sovraffollamento.

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