LE INTERFERENZE TRA ANTIGIURIDICITÀ, COLPEVOLEZZA E PUNIBILITÀ NELLA NUOVA LEGITTIMA DIFESA DOMICILIARE – Lucia Risicato

Sul fronte dell’autotutela individuale, il totem populistico della sicurezza diventa il paradosso in nome del quale si realizza l’eterogenesi dei fini della nuova legittima difesa domiciliare: lo Stato ora concede al cittadino di andare ben oltre l’autotutela privata necessaria, coniando un’autotutela preventiva e una, per dir così, emotiva, con conseguente contaminazione tra la dimensione oggettiva e quella soggettiva dell’istituto, tra quella reale e quella potenziale. Ne deriva un’importante e irragionevole frammentazione tipologica della scriminante in commento, con evidenti disparità di trattamento rispetto alle ipotesi di legittima difesa tout court. Lo scritto ripercorre i punti salienti della l. 26 aprile 2019, n. 36, ponendone in evidenza – anche in prospettiva comparatistica – le criticità rispetto ai principi generali delle cause di giustificazione e i profili di contrasto con la normativa costituzionale ed europea.

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