La responsabilità penale degli amministratori nel codice della crisi di impresa e dell’insolvenza – Filippo Bellagamba

Il d.lgs. 12.1.2019 n. 14, a cui si deve l’introduzione del Codice della crisi e dell’insolvenza, ha profondamente innovato il volto del diritto fallimentare, improntandolo al valore della continuità aziendale. L’Autore evidenzia come la polarizzazione dell’attenzione del legislatore alla fase della crisi abbia dato luogo sia alla predisposizione di meccanismi procedurali che al riconoscimento di un forte dinamismo gestorio in capo al debitore; aspetti questi destinati a ripercuotersi sul giudizio relativo alla responsabilità penale dell’amministratore. Più precisamente, con riferimento all’amministratore delegato, si osserva come l’obbligo di adozione tempestiva degli opportuni rimedi al manifestarsi dei primi sintomi della crisi sia accompagnato da ampi ‘margini decisionali’, con conseguenti ricadute in tema di individuazione dell’elemento soggettivo dei delitti di bancarotta. Con riferimento, invece, alla responsabilità dell’amministratore non operativo, ci si interroga, ancor prima, sull’effettiva sussistenza di un obbligo avente contenuto direttamente impeditivo, oltre a domandarsi se ricorrano il nesso causale e il dolo di omesso impedimento.

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