LA NUOVA LEGITTIMA DIFESA DOMICILIARE TRA ABOLITIO CRIMINIS E SUCCESSIONE DI LEGGI PENALI NEL TEMPO – Giuseppe Amarelli

La recente e controversa riforma della legittima difesa domiciliare, una volta giunta al vaglio della giurisprudenza, ha inevitabilmente sollevato diversi problemi interpretativi. Oltre alle più prevedibili incertezze ermeneutiche formatesi in ordine alla dimensione realmente innovativa delle modifiche legislative apportate agli artt. 52 e 55 c.p., ne sono affiorate altre sul versante del diritto intertemporale. In particolare, si è discusso se i nova normativi ampliativi delle ipotesi scriminate di difesa domiciliare abbiano dato vita ad una vera e propria abolitio criminis,oppure abbiano integrato un fenomeno di mera successione di leggi penali nel tempo. Come si vedrà, la soluzione di tale questione – particolarmente rilevante, perché solo nella prima eventualità è possibile estendere gli effetti in bonam partem della riforma ai fatti rispetto ai quali si sia già formato il giudicato – è strettamente connessa a complessi profili dommatici, dimostrando come la teoria generale del reato continui ad essere foriera di significativi risvolti applicativi.

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