IL NUOVO REATO DI ISTIGAZIONE ALLA CORRUZIONE PRIVATA COME FATTISPECIE ATTENUATA DELL’ART. 2635 CC – EMMA VENAFRO

L’ipotesi di istigazione alla corruzione costituisce una novità assoluta rispetto al panorama normativo precedente. Il primo aspetto affrontato è stato quello di definire se l’art. 2635 Cc sia strutturato come una fattispecie a concorso necessario, richiedendo cioè che l’offerta e la sollecitazione debbano essere accolte dal soggetto passivo oppure se la norma si proponga di incriminare anche la condotta unilaterale di chi offre o promette. Da questa opzione ermeneutica discende la possibilità di vedere nell’art. 2635 bis Cc un’ipotesi di anticipazione della tutela o una fattispecie attenuata. Nell’articolo si analizzano entrambe le impostazioni, privilegiando poi le ragioni sistematiche e politico criminali che fanno propendere per una lettura circostanziale della disposizione in commento. Infine, si sottolinea come in questo modo il legislatore abbia preso distanza dal modello seguito in ambito di corruzione pubblica, privilegiando le indicazioni degli organi sovranazionali che, da tempo, indicavano come la punibilità della corruzione dovesse essere ancorata a condotte anticipate, strutturate come ipotesi unilaterali.

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