IL CONTRIBUTO CONTRA SE DELLA VITTIMA, CON PARTICOLARE RIFERIMENTO ALL’INVESTIMENTO DEL PEDONE IMPRUDENTE – Giuseppe Marino

La giurisprudenza sul contributo colposo della vittima riflette un certo grado di incertezza con cui il tema viene affrontato a livello dogmatico. A partire da una recente pronuncia della Cassazione, il presente lavoro mira a ricostruire i tratti essenziali del dibattito teorico in materia. Gli effetti dell’accertamento del concorso colposo della persona offesa possono spaziare, in astratto, dall’attenuazione della responsabilità penale, con la correlata riduzione del risarcimento del danno spettante alle parti civili, fino ad arrivare, in casi estremi, all’assoluzione dell’imputato per interruzione del nesso causale o per mancanza di colpa. Tali sforzi teorici, che passano inevitabilmente da una riflessione sulla portata dei principi di affidamento e di autoresponsabilità, vengono tuttavia nella sostanza disattesi nelle pronunce sull’investimento del pedone imprudente, ove la giurisprudenza riduce ai minimi termini – e non senza contraddizioni – l’effetto assolutorio del contributo contra se, limitato in definitiva ai meri profili sanzionatori e risarcitori.

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