BIG DATA E GARANTISMO DIGITALE. LE NUOVE FRONTIERE DELLA GIUSTIZIA PENALE NEL XXI SECOLO – Claudio Costanzi

L’inarrestabile diffusione di software di crime analysis e di predictive justice impone al processualpenalista una riflessione preventiva profonda in merito alla capacità degli istituti tradizionali di resistere alle impetuose spinte di algoritmizzazione del ragionamento probatorio. Previa analisi delle criticità di tali tecnologie, s’intende dimostrare la necessità di una declinazione “contemporanea” del garantismo penale, in grado di assicurare che il ricorso ai big data nel giudizio non sacrifichi i diritti fondamentali dell’imputato, nel solco nitidamente scolpito dalla Direttiva n. 680/2016/UE.

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